eliosergio
Un piccolo parco urbano che fa da "cerniera percettiva" tra la città e il mare. L'ingresso principale è singolare per la sua insolita monumentalità "razzionalista", che grazie alle sue forme comunque, diventa un punto di riferimento l'ungo il trafficato e centralissimo asse viario che taglia in due l'intero tessuto urbano di Gela. Mi preme sottolineare che la denominazione di villa, è la seguente: Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata in campagna (dizionario Treccani). Mentre un parco cittadino è un giardino situato all'interno di una città, allo scopo di fornire uno spazio ricreativo ai cittadini e ai visitatori, e di contribuire alla percentuale di verde presente all'interno dell'agglomerato urbano.
Giatan
Realizzata su un terrazzamento retrostante il convento dei Cappuccini, la villa è delimitata dalle vie Cappuccini e Salvatore Aldisio (fra di loro ortogonali) e dal profondo avvallamento (detto "burrone") che ne descrive il margine sud-orientale; si trova lungo la strada che, con denominazioni diverse, attraversa Gela seguendo un tracciato all'incirca parallelo alla linea di costa e che, non lontano dal porto, intercetta la anomalia orografica del "burrone". Quest'ultima si protende fino a raggiungere il mare, con una vegetazione (spontanea e non) piuttosto consistente, configurandosi come virtuale prolungamento della villa e come una possibile area di mediazione tra porto e spiaggia.Sicché, oltre a risolvere - a costo relativamente basso - uno dei problemi tipici delle espansioni urbane, il giardino è già predisposto per altre opportunità come, del resto, dimostra la presenza di due ingressi monumentali: l'uno su via Aldisio (verso la città), l'altro sulla depressione (verso il mare). Ci troviamo, dunque, in presenza di un altro carattere specifico delle ville comunali italiane, cioè quello di essere luoghi di potenziale incremento della qualità urbana.Dal punto di vista dell'impianto e della flora non ci sono particolari importanti da segnalare, se non la notevole 'cintura' di Ficus microcarpa, Cupressus sempervirens e Erytrhina viarum che segna il fronte sul burrone - un muro di contenimento in pietra, coronato da una balaustra - e che offre, per il suo andamento, una ombrosa e ampia veduta sul mare; la radura di Ficus microcarpa che individua il centro del giardino e ne ordina la composizione.
XaraGela
be è una zona che è tornata in vita grazie alla nuova gestione del chioschetto all'interno, che diventa un punto di riferimento pèr un aperitivo tra giovani, e un incontro serale tra adulti.Anche gli anziani non devono cercare un bar nel vicinato se hanno bisogno anche di una semplice bottiglietta d'acqua.Bravi buon lavoro
ghelas
Il voto scaturisce dalla somma della villa che tutt'oggi è fruibile e funzionale e dall'altra parte di area che non è accessibile, conosciuta come Orto Pasqualello.Purtroppo quest'ultima negli anni è stata data all'abbandono ove ogni anno ripetutamente è soggetta anche ad incendi. Tutt'oggi all'interno del giardino, dedicato a Garibaldi è presente il busto marmoreo di Umberto I, oggi ricollocato in un'aiuola prossima all'ingresso, fu eseguito negli anni Venti dallo scultore palermitano Antonio Ugo per la piazza Umberto I.Invece non esiste un baldacchino ove una volta si esibiva la banda musicale.