museo dei vescovi (museo diocesano)

Il Museo dei Vescovi di Canosa si è rivelato una autentica meraviglia, non solo architettonica… un ricco scrigno di oggetti straordinari ed unici proposti al visitatore secondo un sapiente percorso storico studiato ad oc per evocare splendori lontani e mirabilmente descritto dai due “entusiasti” curatori del museo. In questa fantastica giornata ho potuto vedere, tra l’altro, la superba CROCE D'AVORIO e il FLABELLO DI SAN SABINO, un rarissimo ventaglio liturgico del XII secolo che ho avuto modo di studiare. Colgo l’occasione per consigliare questo sito a tutti i miei conoscenti, agli amici collezionisti, antiquari e studiosi di ventagli, a coloro che amano ricercare i “tesori del Tempo nelle pieghe delle nostre Terre” e… a quelli che, come me, riescono ancora ad emozionarsi al cospetto dell’arte e la storia.

Con l'assistenza di una gentilissima guida abbiamo visitato questo Museo che racchiude al suo interno dei tesori archeologici di notevole spessore. Ben conservata la struttura del palazzo, già proprietà di una ricca famiglia napoletana e poi abitazione di un Vescovo canusino.

Grazie alle autorità francesi è stata riconsegnata alla città di Canosa di Puglia la tanto pregiata croce..

Visita interessantissima che coniuga aspetti della Canosa preromana, romana, sede del Vescovo Sabino e casa natale del Vescovo Minerva. Un excursus storico tra le pareti "domestiche", grazie alla guida del dott. Sardella che in pochi minuti ha "aperto" le nostre menti. Complimenti!!

Dopo moltissimi anni, sono tornato a Canosa e oltre ad averla trovata migliorata sotto numerosi aspetti ho potuto goder di visite culturali rinnovate e molto curate. Tra le varie mete turistiche in città, va espressa una nota di merito per il Museo dei Vescovi. Davvero particolare, gestito benissimo anche nei più piccoli particolari e pieno di reperti storici molto importanti e unici se non addirittura rari. La nostra guida, è stata molto esaustiva e nel raccontare nel più profondo la storia e i "segreti"di tutti i reperti è riuscita ad affascinarci. Una visita sicuramente da effettuare.

È davvero sorprendente la capillarità del patrimonio culturale italiano e in particolare quanta storia e quanta arte trasudi da ogni angolo della Puglia. Non avevo mai visitato Canosa e, pur sapendo quanto fossero antiche le sue origini, non avrei mai sospettato (forse perché l'avevo associata alle "cavolete" di Lino Banfi) la ricchezza dei suoi monumenti.Visitando la sua bella cattedrale abbiamo incontrato persone gentilissime che ci hanno aperto porte chiuse e acceso luci spente per farci meglio apprezzare i tesori che racchiude. In particolare una ragazza e un giovanotto ci hanno invitato a visitare il vicino museo diocesano, che avrebbe aperto i battenti di lì a poco (erano le 18.30 di sabato). Il museo è assolutamente sorprendente, e oltre ad oggetti sacri e liturgici, espone reperti archeologici preziosi e interessantissimi, dalla preistoria al secolo scorso, attraverso le epoche preromana, romana, medievale (con un crocifisso in avorio di dente d'ippopotamo valutato svariati milioni di euro), barocca e ottocentesca. Il materiale disponibile è talmente abbondante che viene esposto a rotazione, così da un mese all'altro si vedono cose quasi completamente diverse. Alcune sale sono riccamente affrescate mentre altre sono tappezzate con le prime carte da parati usate in Italia: ci troviamo nel palazzo di una famiglia ricchissima e anche i pavimenti, il mobilio e gli arredi trasudano opulenza e potere economico.Un encomio particolare alla nostra guida, un giovane tanto preparato e qualificato quanto gentile e disponibile, che ci ha fatto viaggiare piacevolmente attraverso i secoli raccontati dal "suo" museo (abbiamo poi scoperto che era il curatore).

Il Museo è splendido, ma x prenotazioni o informazioni non bisogna contattare il numero suggerito sul portale ma quello ufficiale autorizzato dalla direzione: 3923257534, ossia del Curatore Dott.Sandro Sardella. Grazie dell'attenzione.

Ci sono delle cose al suo interno più uniche che rare!Con un'ottima guida, il percorso è davvcero interessante.