claudiodeugenio
Culture: There is a living culture of "butteri", which are shepherds or cowboys in the Tuscan region of Maremma, in the Northern Latium and in the Pontine Marshes.Geology: A solfatara, which is a fumarole that emit sulfurous gases, emits hydrogen sulfide and sulfur dioxide close to the river in the bottom of the valley.History: The Etruscan and medieval history of the region is closely connected to the place. The entrance is free and you can walk around freely too, so you are far away from a museum experience.Nature: Forests, macchia and valleys are making a visit to a splendid day trip with nature experience. Go to www.parchilazio.it/monterano for further information.Ruins: The "dead city" of Monterano was abandoned for the last time in early nineteen century and is so beautiful that it was host to movies like Ben-Hur and Il Marchese del Grillo.Wildlife: During both visits in 2010 and 2014, there were wild boars roaming closely to the walking paths. If you are talking (loudly), they will disappear and never harm you.
Romanbiker
Worth walking around all the way to the church ruins. some sulfur springs can be seen seen along with folks of sheep and occasional cows. Nice walk.
SimoSabba
La bellezza di questo posto sta anche nel suo isolamento, ma personalmente ho avuto difficoltà a trovarlo: le prime indicazioni si trovano a ridosso della stradina sterrata che vi arriva, ma spariscono presto. Pensando di aver sbagliato strada sono tornato indietro e ho lasciato la macchina al punto informazioni della riserva (chiuso), quindi ci sono arrivato a piedi (poco meno di 3 km). Dovrebbero essere presenti indicazioni nei dintorni, e quando inizia lo sterrato far capire che la direzione è giusta. La strada sterrata attraversa la campagna ed il bosco quindi è pure suggestiva. Abbastanza ben tenuta, c'è un piccolo, stretto guado in cemento da attraversare in macchina, e in alcuni punti spuntano dei pericolosi tondini di ferro. Servizi a parte, tutto il resto è molto suggestivo: una cittadina abbandonata tra il 1700 e il 1800 e caduta in rovina. Alcuni edifici sono ancora relativamente integri, altri meno, ma è molto suggestivo camminare in questi vicoli fantasma, disabitati e cadenti, e arrivare alla chiesa principale, con tanto di bellissima fontana progettata nientemeno che dal Bernini, nel mezzo di una bellissima prateria affacciata sul bosco di Manziana, invece che nella piazza del paese. Arrivarci a piedi mi ha permesso di godermi in tramonto dietro questa rovina meravigliosa (anche se ho dovuto correre un po' per non arrivare alla macchina di buio, ma ne è valsa la pena). Si vive un contrasto fortissimo tra l'emozione di vivere in qualcosa di ormai estinto, ma vissuto in passato, e immerso in un contesto affascinante, e quella dello spreco di una ricchezza inestimabile come edifici di pregio progettati da un grande artista lasciati alla mercé degli eventi per lunghi anni. Si pone anche il problema della valorizzazione di questo tipo di manufatti: lasciare che il tempo segua il suo corso e degradi la pietra mentre la vegetazione torna a colonizzare quella che una volta era la città, o conservarli così come ci sono arrivati, cioè impedire che si degradino ulteriormente, tenendo in buone condizioni i pezzi da 90 della città, come la fontana del Bernini e il Leone, che si trova sul fianco di quella che fu la cattedrale? O addirittura restaurare il borgo? Se si decide di congelare la degradazione come è ora, si dovrebbero pulire gli edifici dalla vegetazione infestante (il retro della chiesa è invaso dai rovi). Molto bello anche il vicino acquedotto, e splendido il contesto naturalistico in cui l'Antica Monterano è situata
Alloggiare_a_Roma
Il posto è fantastico, arrivi a piedi, lasci la macchina e cammini. Non senti rumori, strilla, caos, ma soltanto i suoni e le melodie della natura! Per rendere questo posto perfetto servirebbe qualche area attrezzata in più... abbiamo un patrimonio naturalistico eccezionale, ma non capiamo che dobbiamo "sfruttarlo" oltre che preservarlo!
ValerioF100
li in mezzo alla natura vive una città disabitata in rovina, ma di una bellezza incantata che la rende viva ed unica...
feebok
Un piccolo paradiso medievale lontano dal turismo di massa (per fortuna).Parcheggio segnalato male ma tranquilli dovrete soltanto proseguire per la strada che porta fino alle rovine.
AlessioR921
Immerso nella natura, questo luogo racchiude in se storia e mistero. È suggestivo e ben tenuto. Vale veramente la pena sentire l'atmosfera che sprigiona.
carlo57_09
Splendido luogo immerso nella natura con le rovine della vecchia Monterano che dominano su una collinetta. Se poi si pensa che alcuni edifici, il Palazzo Ducale o la Chiesa di San Bonaventura, hanno la mano del Bernini penso sia sufficiente per dedicarci una giornata. Consiglio di andarci in mezzo alla settimana per godersi il tutto in splendida solitudine!!!!
Alessssio
davvero splendidogodetevi il borgo, il palazzo e le rovine settecentesche, e fatevi un PICNIC primaverile sotto la chiesa sul promontorio.Antico borgo abbandonato a due passi dal lago di bracciano, consigliato anche alle famiglieVISITAZTE IL PRESEPE STORICO SOTTO NATALE + di 400 figuranti in abiti storici e mangiare tipico locale tutto gratis!!!
alexfaina
VISITA CONSIGLIATA A PRIMAVERA...magari con picnic sulla roccaborgo medievale, fine del settecento abbandonato x varie motivazioniil proprietario (titolare del ristorante trasteverino MEO PATACCA) lo vendete negli anni '60 al comune e da lì è cominciata una sapeinete ma lenta rivalutazione dell'intero sito.da visitare perchè immersi nel verde, perchè immersi nelle rovine splendide sia del palazzo sia della chiesa con la relativa fontana (attualmente una copia, poichè l'originale è stata spostata al centro del paese)CURIOSITA': nel periodo da natale alla befana RIEVOCAZIONE STORICA MEDIEVALE SUGGESTIVA con almeno 400 figuranti (quest'anno ne ho fatto parte anche io, ma ogniuno può partecipare come figurante basta contattare il comune !!!)BUONA VISITA
Despe78
Le rovine di Monterano hanno un potere evocativo elevano. Immerse nel verde riportano ad atmosfere ed ere ormai lontane. E' una passeggiata piacevole da fare, apprezzando il silenzio e le bellezze del luogo
820enjolras
Di solito preferisco valutare i luoghi che visito in base al loro valore "assoluto", cioè senza tener conto di come essi siano conservati o valorizzati, ma in questo caso è impossibile. Il cuore dell'area archeologica sembra uscito da una fiaba lontana: è meravigliosa la fontana circondata dal colore verdissimo dei campi, ma se ti avvicini alla chiesa di San Bonaventura, che da lontano mantiene intatto il suo fascino di rudere, provi una certa delusione. Innanzitutto è limitata da una grande recinzione di corde, che anticipa quello che succede alla struttura: è malandata e -probabilmente- pericolante. All'interno un grosso albero e fittissima vegetazione. Non va molto meglio al Palazzo ducale e alla fontana del Leone del Bernini: ovunque spine, rami e vegetazione che ne deturpano la bellezza. L'impatto appena si supera il piccolo sbalzo di terra è comunque mozzafiato, come quasi tutte le aree archeologiche circondate dalla natura e dalla sensazione affascinante di rovina e decadenza. Non a caso, questi luoghi sono stati set di alcuni di film, tra cui il celeberrimo Ben Hur. La riserva naturale è piuttosto bella e i sentieri sono indicati in maniera efficace, molto suggestiva l'area che odora di zolfo, con l'acqua che ribolle e i grandi massi giallastri. Però abbiamo camminato tantissimo per raggiungere quella che viene indicata pomposamente "cascata Diosilla": l'acqua fa un salto talmente breve ed è così ridotta la sua portata che non vale la pena cercarla per un per un percorso così lungo. Un posto da fiaba, a cui l'incuria aggiunge tanta, troppa realtà.
francom597
Abbiamo visitato il presepe vivente. L'organizzazione ed il posto caratteristico hanno fatto in modo di passare un pomeriggio pieno di storia e tradizioni
valentino1945
Sarà stata la magnifica giornata invernale fredda e assolata, o la luce che a dicembre assume un colore più intenso, oppure il sito totalmente deserto, la scorsa settimana (un giorno feriale) abbiamo visitato le rovine di Canale Monterano trovandole veramentre attraenti. Questa è l'ennesima prova della esistenza di una grande nostra bell'Italia che tutti dovrebbero piano piano scoprire e apprezzare.
AndreaChicchiDani
Dal centro del paese di Canale Monterano troverete la segnaletica indicanti le rovine che si raggiungono in effetti per mezzo di una stradina abbastanza stretta per buona parte asfaltata poi sterrata ma percorribile senza alcun problema (da asciutta). Arrivati al parcheggio vi troverete un cancello apribile manualmente e ci saranno circa altri 800 mt di cammino su ottimo sentiero per arrivare. Quello che vedrete vi ripagherà di qualsiasi sforzo fatto per arrivarci almeno a mio modesto parere. Purtroppo per prepararmi il viaggio avevo già visto delle immagini perché la sorpresa sarebbe stata ancora più bella. Noi siamo andati al tramonto e lo rifarei altre 1000 volte. Devo ammettere che il posto così abbandonato ha un fascino incredibile d'altro canto intristisce il pensare di quanto lo stato italiano si interessi solo dei monumenti principali lasciando andare allo sfacelo tutto il resto. Noi abbiamo trovato sul luogo tutti gli allestimenti per il presepe che in diverse date viene riproposto in questa splendida cornice.